Attività di diagnosi organizzativa .
L’intelligenza organizzativa non è rappresentata dal quoziente intellettivo dei singoli manager e dei dirigenti bensì alle componenti sociali ed emotive dei singoli membri che si formano e si strutturano in relazione al clima e alla cultura di una data organizzazione.
Non cerchiamo più la prestazione efficiente o efficace ma la prestazione di CONTESTO che promuove la qualità della organizzazione ampliando la visione dell’individuo a tutta l organizzazione.
Un ambiente positivo con elevata intelligenza emotiva è contagioso e crea una prestazione di contesto collettivo propositivo, al contrario una organizzazione composta da intelligenze scarsamente emotive va incontro al travaglio emotivo fino ad arrivare alla sindrome del collasso emotivo e di esaurimento con effetti negativi sull’organizzazione.
Un ambiente positivo con elevata intelligenza emotiva è contagioso e crea una prestazione di contesto collettivo propositivo, al contrario una organizzazione composta da intelligenze scarsamente emotive va incontro al travaglio emotivo fino ad arrivare alla sindrome del collasso emotivo e di esaurimento con effetti negativi sull’organizzazione.
Nella dimensione individuale hanno importanza il senso di appartenenza all’organizzazione, la soddisfazione relativa alla funzione svolta, la motivazione, il senso di responsabilità e di autonomia e la libertà di espressione.
Il nostro è un approccio interazionista perché è solo all’interno dello scambio continuo con l’organizzazione, con i propri colleghi e superiori che gli individui sviluppano un clima organizzativo.Gli strumenti scelti: